Intervistato dal settimanale ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ rispetto alle pubblicità “miracolose” del network Sky riguardo la nuova stagione sportiva dell’emittente pay per-view, il Cardinalissimo Ersilio Tonini risponde di botto, e col botto: “E’ una gravissima mancanza di rispetto: associare la religione al concetto di vendita e acquisto insito in una pubblicità è contro la dignità. E se perdiamo questo rispetto, come facciamo a insegnare i giusti valori ai più giovani?”.
A Cardinà, ma ‘nche mondo vive?
Accertati che l’intervista è davvero dell’altro prelato (il più anziano cardinale vivente, ndr) e non dell’emulo di Teo Teocoli, per l’ennesima volta in cui ci capita di commentare simili medioevali bacchettamenti, ci cadono leggerissimamente entrambi gli arti superiori, e parte di quelli inferiori.
Ma esimio Ersilio nostro, secondo lei può essere davvero una semplice quanto, parer mio, azzeccata pubblicità di un minutino d’orologio, a far sì che i giovini d’oggi prendano imperterriti e con sacrilegio la strada verso Satana?
Maddai, Ersilio, nèn.
Quanto al rispetto, non verrà a raccontare che può essere un’effige piangente del nazional Totti, oppure un Catrogiovanni in uniforme monastica che si accingono a effettuare una serie di azioni miracolose, non nel nome di Dio, ma in quello più laico e vivente della piattaforma televisiva, del vil danaro, a poter mutare di colpo l’ascendente religioso di un essere umano cosciente, e rappresentare bestemmia davanti a Nostro Signore?
Ma ci faccia il piacere, Cardinale.
Pubblicità ed annunci di tal genere, Lei lo sa bene, non spostano assolutamente alcuna anima nè da una parte nè dall’altra, e non portano via pecore al gregge da Lei gestito con dedizione ed amor proprio (e non sono ironico).
Qui non si associa la religione alla vendita di un pacchetto televisivo, solo si vuole vendere un pacchetto televisivo, tutto qui. Per Lei il metodo è improprio? Opinabile, ognuno potrebbe dire la sua, a me pare un modo come tanti altri per reclamizzare quello che si crede un ottimo servizio, e proprio per questo gli si associa capacità di creare miracoli. Se proprio glielo devo dire, Sig. Cardinale, questo spot al più esalta quelli che sono i “poteri” della chiesa, visto che i miracoli (intesi come eventi eccezionali, positivi ed incontrollati) solo i Santi fino ad ora li hanno potuti compiere.
Se poi, caro Cardinal Ersilio, dall’accento romagnolo a me familiare, e persona che ho sempre visto con simpatia e di cui nutro reale stima, dicevo Sig. Tonini, se vogliamo analizzare davvero quello che potrebbe essere un ostacolo nell’avvicinamento della Chiesa e la Parrocchia, come la si intendeva un tempo, ai ragazzi contemporanei, Le rispondo con fermezza che si tratta del bigottismo e proibizionismo ecclesiale.
Si, don Tonini, la mancanza di dialogo della Chiesa con i ragazzi, che vedono sempre questa entità come qualcosa di lontano, di strano, a volte da evitare, ed i più ignoranti e meno acculturati pensano addirittura che possa portar scalogna. La Chiesa deve saper entrare nella società, penetrarvi con quello che è lo slang delle persone, dei giovani nella fattispecie, deve parlare il loro linguaggio, non deve solo diffondere verbi e infondere dogmi.
Non sto ovviamente dicendo che la Chiesa debba farsi accogliere bestemmiando od imprecando, certo che no, ma aprirsi ai più piccoli accogliendoli nelle canoniche ed insegnando si la sacra dottrina, ma cercando di capire modi, costumi e consuetudini dei ragazzi, senza rispondere loro con raffiche di NO, NO, NO.
Ora il tema si farebbe bello lungo e prolisso, ma quello che voglio dire è che dottrina, testi sacri e testamenti rappresentano la teoria ecclesiale ed ecclesiastica, quello che pare davvero manchi nella Chiesa di oggi è quello di farsi più umana, più popolana, più a somiglianza delle genti; il ragazzo non deve temere il sacerdote, lo deve rispettare, ed il prete deve capire che vive in una società libera e nel libero mercato, e che il bacchettonismo non porta ad alcun traguardo, anzi ne ostacola e ne compromette gli intenti. Ma tutto questo, probabilmente, è un passo che occorrerà altri secoli di integrazione uomo-cardinale.
In conclusione, caro Ersilio, queste esortazioni che so che le vengono spontanee e genuine dal cuore e dall’anima, perchè ancor legato ad una generazione in cui la scomunica era il rimedio ad ogni “peccato”, sappia che, ammonendo, non farà altro che accrescere la pubblicità e lo share di Sky, riducendone il Suo.
Eppoi, se proprio, a Cardinà, con tutta la concorrenza che c’è, faccia Premium, non fa miracoli ma costa un pò meno….
Onore all’uomo Ersilio.
Onore al portatore di valori cristiani.
Onore al suo esser cristianamente fattivo su più fronti con fatti ed esempi.
Riprovevoli certamente le sue dichiarazioni figlie del dogmatismo cattolico, non certo riprovevole l’Ersilio, persona (nell’etimo soprattutto) in sequestro di “nostra” Chiesa.