Crisi, manovra salva-Paese, borse in fibrillante e pericolosa quotidiana oscillazione, disoccupazione e non occupazione che sale in maniera febbrile. Scontri, tavoli, aggiustamenti continui, polemiche a non finire.
Quando, però, si tratta votare nuovi incrementi alla Casta parlamentare, puff, per incanto, favorevoli alll’unanimità, todos caballeros, evvai.
In barba e strafottendosene altamente dei tagli alla politica e dei super costi faraonici delle due camere, voilà l’apparire nell’ombra, ma già realtà visibilissima, di due nuove zavorre poltronissime: il Garante per l’infanzia e la Commissione nazionale per la promozione e protezione dei diritti civili. Tratti, immaginiamo, dall’archivio ministerial-fantozziano “Serpelloni Mazzanti vien dal Mare”. Cheddire. Poco o nulla, perchè in pochi ne parleranno e, a chi farà tenui critiche, verrà risposto con improvvide quanto fumosissime interpretazioni sulla opportunità e necessità assoluta ed di far nascere questi Istituti di fondamentale rilevanza politica e sociale, e che aiuteranno la ripresa del Paese. E bla, bla, bla..
A noi non ci rimane che ostentare i nostri sentiti Blè, Blè, Blè!
A noi non ci rimane che ostentare i nostri sentiti Blè, Blè, Blè!
Ed un grosso in bocca al lupo sia al Garante che al Commissario, ed tanti auguri per lo spasmodico lavoro che li sta attendendo.
Ma ci facciano il piacere!!
Ma ci facciano il piacere!!
Ed io (li) pago!
Hanno rotto i così detti…
Boss