Iniziamo a dire come stanno le cose, con chiarezza cristallina. Punto primo. La questione Tav è morta e sepolta da tempo, da anni, da quando cioè tutti i governi che si sono susseguiti nella seconda Repubblica hanno firmato e controfirmato questo progetto, che in Italia tarda a partire solo perchè nel Bengodi ci si ferma sempre davanti ad ogni minimo starnuto di protesta violenta. In Francia le cose vanno avanti da un pezzo, ma questa è un’altra storia.
La democrazia, e non la dittatura fascista italica, hanno già fatto ampiamente il loro corso, prendendo questa strada, che piaccia o meno. Il tempo delle chiacchiere, dei ripensamenti e degli aggiustamenti sta a zero. Figuriamoci quello della guerriglia “pacifista”. E’ arrivata l’ora delle decisioni irrevocabili, e della fermezza. Non uno, neppure due, bensì tre governi legittimamente votati ed eletti hanno fatto questa scelta, in accordo con le parti e con la benedizione UE, a cui siamo legati da un accordo che non ci permette più di scappare, pena multa salatissima. Oltre che fuga assoluta dall’evoluzione e dall’era moderna.
Punto secondo. Il costo complessivo che sosterrà l’Italia per l’intero progetto-Tav è di 6,2 miliardi di euro, non certamente quei 20 che qualche ignorante pacifista millantatore, spalleggiato dalla Rete e da conduttori “amici”, sta facendo passare per verità assoluta ed indiscutibile. Punto terzo. L’esproprio dei terreni agricoli in Valsusa e dintorni non è stato deciso dal giorno alla notte tramite raid e deportazioni filo naziste, ma attraverso l’applicazione di norme democratiche e la legittima applicazione dell’articolo 42 della Costituzione italiana, che recita: “la proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d’interesse generale”. E ciò sta accadendo. Dunque, fine dei discorsi e stop alle ciance.
In uno Stato di diritto quale siamo o dovremmo essere, e che ha dato in questi anni ampiamente sfogo ad ogni tipo di manifestazioni più o meno pacifiste che hanno compreso una serie interminabile ed ignobile di violenze e blocchi autostradali rimasti per lo più impuniti, è arrivato il momento di dire Basta!, per sempre, una volta per tutte. E subito. I lavori devono iniziare, la democrazia ha voluto questo, ed i poveri cittadini valsusini vogliono tornare a vivere come Dio comanda, senza l’angoscia quotidiana di un interruzione della strada che li riporta a casa od il tormento notturno di urla, esplosioni ed invasioni continue nella loro serena valle. Con l’aggravio del terrore di minacce e ritorsioni da parte degli anti-cervello che si sono impadroniti delle loro terre (questi sì illegittimamente) scorrazzando con spranghe e bastoni facendo della Valsusa il punto d’incontro di tutti gli imbecilli e delinquenti d’Italia che hanno come unico obiettivo a priori lo scontro frontale e la lotta contro Stato e forze dell’ordine. Altrochè alti sistemi, ecologia ed ambiente. Se questi soggetti sprangati avessero realmente a cuore le sorti della natura della Valle non credo che scorrazzerebbero armati e con i peggiori propositi mettendo a ferro e fuoco ogni presidio-Tav che incontrano, sparando razzi e fumogeni inquinanti in un paesaggio al limite dell’incontaminazione. La verità, tanto lapalissiana quanto dura da intendere per un mondo antagonista che vede colpe e responsabilità sempre tra le forze dell’ordine, è che la maggior parte dei manifestanti che compongono i cosiddetti no-Tav sono violenti, delinquenti e facinorosi, e che compiono in continuazione una serie infinita di reati, dapprima fermando strade ed autostrade, poi forzando barriere e recinzioni, finendo con le arrampicate intelligenti su tralicci e pali della luce.
In questi giorni si vuol far passare il concetto e l’idea che questi feroci manifestanti, cugini di primo grado dei black-block, stiano svolgendo una vitale opera di Resistenza senza la quale democrazia e libertà nazionale non potrebbero più sussistere. E come se questa manciata di cazzoni delinquenti ci stesse regalando la Liberazione dal nemico oppressore ed invasore, che assume i nomi di Tav e Carabinieri. Folle, assurdo, e tanto incredibile da non poterci credere. Ma è quello che si sta diffondendo vergognosamente nelle ultime ore, e non solo nel classico tam tam di Internet, ma anche e soprattutto in quelle piazze televisive che si propongono di erigersi a depositari unici della realtà. Santoro, e chi senò, cavalcando la classica ondata anti-Stato e rifugiandosi sempre dalla parte di chi fà casino e finge di essere la parte debole calpestata, è arrivato persino a precisare che questa massa di farabutti debbano essere definiti (secondo Suo giudizio divino ed insindacabile) “I resistenti”, e non “I manifestanti”.
Per non parlare poi del delirio giornaliero che non ci fanno mancare i protagonisti No-cervello, dal leader Perina che, in preda ad allucinazioni di onnipotenza, tuona categorico “Non tollereremo più ogni violenza”, fino a quel coniglio barbuto di Marco Bruno (il “pecorella”) che dichiara mogio mogio, dopo aver fatto il cuor di leone coprendosi nella sottana delle mani-legate dei caramba, che le sue provocazioni erano date esclusivamente dalla grande paura che in quei momenti aveva proprio dell’intervento delle forze dell’ordine. E finisce paragonandosi a Peppino Impastato…No comment, che è meglio. Perchè in certi momenti il silenzio è aureo.
E’ giunta l’ora ed il momento che lo Stato inizi e torni a fare lo Stato, per davvero, scrivendo la parola fine a questa escalation di disastri e reati, ristabilendo l’ordine e la sicurezza. Con la forza e la fermezza della democrazia. E’ necessario spegnere al più presto questi focolai di caos e ribellione anarchica, caro Presidente Monti, perchè fino ad oggi polizia e carabinieri sono stati anche fin troppo tolleranti, rimanendo sempre e comunque in assetto difensivo, per altro in maniera magistrale ed encomiabile. Ora serve qualcosa in più, non so se l’esercito o le forze speciali, ma bisogna riportare alla svelta nelle terre valsusine quella normale quotidianità che manca da troppo tempo. In modo che i padri e le madri di famiglia possano andare e tornare dal lavoro senza alcun terrore o rotture di scatole, e che finalmente anche nei cantieri-Tav possa splendere il sole della legittimità e delle rispettate decisioni democratiche. Perchè i lavori possano riprendere in maniera incessante, e perchè questo caos e questa farsa non si trasformino in qualcosa di molto più serio ed inquietante. Che prende il nome di terrorismo.
E’ ora di basta! giorgio
Sei solo un buffone. In questi anni hai ricordato la scomparsa di cani e porci con una retorica da far schifo. Muore uno dei più grandi personaggi di Bologna e non dici un cazzo. Sfigato. Poi continui a dare voti a destra e manca in cose in cui non capisci una sega? Era meglio quando facevi solo i necrologi. Vergognati.
Caro lettore E.B.(la cui indentità è solo all’apparenza anonima), rispetto ed accolgo a braccia conserte la tua sporta di beceri e codardi insulti, cogliendo col sorriso questa provocazione esortante. Ti confido che sono stato parecchio combattuto nel fare o non fare il saluto all’immenso Lucio, ma poi mi son detto: non mi sono mai particolarmente appassionato nè alla sua vita, nè alla sua musica, seppure non c’è un pezzo di Dalla che non mi sia piaciuto, quindi “perchè dover fare un manifesto così tanto ‘perchè va fatto’ senza averne la voglia e la passione massima?”. E non l’ho fatto, non senza rimpianti, ma penso fosse la decisione giusta. E non me ne vergogno.
Riguardo ai necrologi, ti informo che non li faccio più, sono uscito dal giro. Rispetto ai voti sui vari decreti parlamentari, beh, fino a prova contraria siamo ancora in un paese arci-libero, ergo non è ancora reato esprimere proprie idee e valutazioni numeriche. A meno che tu non ti offenda, no?
Un caro saluto
non capisco che cazzo vuole la gente “Anonima”, se uno scrive si firmi, o non rompa i coglioni. Poi cazzo c’entra Dalla con sto post?
Io dico che ci siamo rotti le palle con sta gente che blocca strade e valli, che se ne vadano in officina o in miniera!!
saluti, francesco c.
E tu chi sei? Francesco Cossiga o Francesco Coco? Ha ragione l’anonimo: tu caro Coco non conosci la storia personale di Mlòn e quindi non puoi sapere che lui è sempre stato un fautore di quelli che l’anonimo chiama “necrologi”; fino a ieri li ha fatti su tutti; oggi che è morto un grande se ne è stato in silenzio. Piuttosto l’anonimo poteva risparmiarsi gli insulti, anche se, secondo me, li ha fatti unicamente per provocare (e per fare un favore al medesimo Mlòn visto che poi con quel commento ha attirato e mantenuto sul suo blog dei genialoidi come te, mio caro Francesco).
Cari saluti.
Romolo.
Saluti
Mi spiegate perché ogni volta si tira fuori la storia di “andate a lavorare” magari aggiungendo lavori faticosi e usuranti? Non è forse un tipico atteggiamento dei padroni, e sicuramente da parte di chi nella sua vita non ha mai alzato un dito?
Me ne fotto della storia personale di Mlòn, qui si sta discutendo di no-Tav, non di cazzate o necrologi.
Francesco Coco
Caro Coco, mi pare che l’anonimo non abbia tutti i torti. Se Mlon non l’ha fatto il post su Lucio dove doveva esprimere la sua indignazione? Qui. semplice.
Poi… chi non conosce la storia di Mlon non può giudicare. Anche io ci sono rimasto di stucco per il mancato necrologio.
Salòt.
Ma che cazzo ne sapete voi della val di susa e delle ragioni dei NO-TAV? Parlate per sentito dire, dai vostri comodi appartamentini. Avete la presunzione di sapere dove sia la ragione solo perchè guardate porta a porta… vergognatevi un pò. Magari finitela anche di scrivere stronzate, se potete.
Ma infatti qua nessuno sa un cazzo della Val di Susa…Sai che novità? Dovevi arrivare te a sottolinearlo…
Sul fatto che stiamo scrivendo stronzate avrei da obiettare: questo è il dibattito più serio che sia mai avvenuto su questo blog.
Cordialmente.
Romolo.
Se non sapete un cazzo come vi permettete di dare giudizi?? Se quasto è il più serio… siete a posto… complimenti.
Ciro
Perchè tu che cazzo ne sai? Non c’è bisogno di essere là per capire che questa gente deve essere sgomberata alla svelta e che i lavori devono partire subito. Lo hanno deciso tutti i governi, conterà qualcosa cazzo? O appena due o tre mongoli stile Dario Fo e compagnia tirano su il dito bisogna fermarsie e delirare sempre? Valà smettetela.
E’ un paese di merda prorpio per questo, perchè non si riesce a far un cazzo di nulla causa tre imbecilli che vanno sui tralicci. Folgorati!
francesco
Sei proprio uno sciocco.
Ciro.