Eccallà. Laura Boldrini della Camera. De nò altri. Che ritorna a squillare, a proferire verbi morali, a spargere sapienza culturale e rettitudine benpensante nei capi inceneriti del povero italiano medio. Ma soprattutto, continua a twittare. Ognissanto giorno. Su ognissanto argomento. Come se fosse un obbligo istituzionale informare quotidianamente lo Stivale su come la pensa nostra seconda illustrissima carica statale.

Così, dopo aver esortato l’opinione pubblica a “capire e comprendere” quel lucidissimo delinquente e mezzo-assassino del Prieti, dopo aver iniziato un’assurda ed inconcepibile guerriglia quotidiana ad-boldrinum contro il web brutto e cattivo, e dopo ancora aver intrapreso una battaglia contro il femminicidio che più discriminante non si può – sfociata con le iper inutili e arcipocrite richieste di una legge sull’omofobia e con la ratifica della buffa Convenzione di Istambul – ecco che Laura task-force de nò altri si fa notare per l’ennesima uscita lapalissiana e controproducente. Perchè, come purtroppo quasi sempre le suole accadere, le edificanti parole e gli intenti etici vanno in ben’altra direzione rispetto a quella che è la vera e pura realtà dei fatti.  

Vuole limitare l’esposizione dei corpi femminili nelle pubblicità, ma non capisce che così non fa altro che vietare una libera scelta fatta da ragazze liberissime e assolutamente capaci di intendere e volere. Vuole mettere una legge contro le violenze sugli omosessuali, ma non capisce che così i froci è proprio lei a discriminarli, ghettizzandoli ed imbavagliandoli in norme-lanzichenecchi che manco loro hanno mai richiesto.

Oppure viceversa, come accaduto in giornata, quando le azioni boldrine sono in assoluta antitesi rispetto alle belle e moralizzanti parole pronunziate da Laura nostra della Camera. Succede infatti che Sergione Marchionne – per la cronaca ancora AD in carica di una certa azienda automobilistica denominata Fiat – invita l’egregia Boldrini a visitare l’impianto del Lingotto in Val di Sangro. E l’illustre Presidenta legatissima alle questioni operaio-lavorative-sociali che caspita ti va a rispondere?  “No, grazie, ma le vecchie ricette hanno fallito. Per la competitività servono innovazione e ricerca, ma anche dialogo sociale … Impegni istituzionali già in agenda purtroppo non mi consentono di accogliere l’invito…” 

 

Ehhh?! Prima parli di dialogo sociale, e tre secondi dopo rifiuti l’incontro con il principale rappresentante del più grande colosso italico?! E questo sarebbe il dialogo de nò altre istituzioni?! Bah. Roba che manco il Dr Jekyll e Mrs Boldrini. Cioè, prima si millanta una cosa, e poi si fa quella opposta. Prima la Nostra pontifica la diplomazia, poi snobba un incontro per pura ripicca, solo perchè il Marchionne si era permesso di criticarla per aver ricevuto alcuni delegati Fiom in quel di Montecitorio. Siamo alle solite. Boldrinate, s’intende.

 

Di taluni si dice ‘parla bene, ma razzola male’, di altri ancora ‘parla male, ma razzola bene’. Della Boldrini che puoi dire? ‘Dice cazzate, e razzola ancor peggio’. In primis, Marchionne ha ragione marcio. Se incontri la Fiom, devi incontrare pure la Uil, e poi la Cisl, e poi anche il sindacato delle giovani marmotte padane. Fai il Presidente della Camera, sei e rappresenti Le Istituzioni, non puoi fà sempre quer cazzo che te pare e piace. E soprattutto devi per lo meno dar una certa parvenza di superpartesità, per quel poco di senso rimasto in questo vocabolo così arcaico e politically correct. In secondo luogo, ma pure in terzo, quarto, e anche ultimo, è tanto infantile quanto ridicolo ed irresponsabile assumere simili atteggiamenti puerili da dispettucci di terza elementare (eufemismo).

Cioè, tu Presidentissima del terzo scranno statale adduci alla classica ed improbabilissima scusa dell’agenda piena perchè vuoi dare una lezioncina morale ad uno dei tuoi acerrimi nemici pubblici? Cioè – facce capì a Boldrì – tu che decanti e reciti a menadito le odi del metalmeccanico e del tornitore, ti rifiuti per dispetto e per puntiglio di incontrare uno dei manager più potenti ed influenti circa le sorti di migliaia di turnisti metallurgici da te sì tanto difesi ed adulati?

Con tutto il rispetto che si deve per la Camera e anche per i suoi deputati, e con l’immensa stima e considerazione verso il gentil (ma non debol) sesso, è con estrema cortesia e pacatezza – onorevole illustrissima e mega direttrice generale Boldrini, che la invitiamo garbatamente (ma assai alla svelta) ad andarsene affantwittwer. Perchè nun se ne può più, ci creda, di sentire ogni porco giorno e ad ogni maledetta domenica che si rispetti, un suo illuminante, inutile e dannatissimo cinguettio istituzionale.

 

PS e per la cronaca: dopo aver dichiarato in lungo e in largo che la violenza delle donne è “un problema strutturale” ieri, in occasione dell’emendamento della Lega che chiedeva il carcere agli stalcker, la fazione politica di Mrs Boldrini (SEL) ha votato contro la sua approvazione. Così, tanto per far un po’ di anti-coerenza spicciola.

 

 

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