L’estate 013 regala un mercato finalmente degno dei fasti gloriosi, con le grandi italiche che tornano a ridestare appeal tra i top player del vecchio continente. L’addio del matador è ampiamente accreditato dagli ingressi di Tevez e Gomez. E non veniteci a raccontare che Lamela, Marquinhos e Osvaldo erano e sono campionissimi. Buoni giocatori, ma ancora ne devono mangiare dei Plasmon. Napoli è la regina, perchè puntella tutta la rosa con ciò che serviva, e con ciò che voleva Rafa. Poi vien la Juve, perchè Carlitos e Ogbonna non son poca roba, a rosa immutata. E sul podio ci va pure l’Inter, perchè Mazzarri in Italia è un crack, e i rinforzi son stati giusti e mirati. Nel rapporto entrata-uscita la Roma pallottiana stacca tutti, per la gioia di Unicredit (+32,4 mln), e magari Strootman e Liajic non faranno rimpiangere i gioiellini perduti. Per il resto, il Milan galleggia come sempre sul finale, ma appare evidente che Astori servisse molto più di Ricardino, mentre alla Lazio la solita punta incompiuta che tira il pacco (di Lotito). Poi ovviamente c’è la Viola, superlativa ma con la pecca-inconcepibile del portiere, ed il fortino-Cagliari, con Cellino che resiste a tutto, e tiene tutti. Almeno fino a gennaio.

Tra le altre, poco, nulla o di già visto. A Genova sponda rossoblù si smobilita come ogni anno, e si accenda un cero che il Gila non è partito. Sotto la Lanterna Liverani conta già le ore, e per il Grifo il rischio di un Palermo-bis non è affatto remoto. A Parma si scommette (a vuoto) su Cassano, a Genova sponda-Samp continua la linea verdissima by Delio, a Catania ci sarà da soffrire come non mai, mentre tra le neopromosse è l’Hellas che ha mostrato più muscoli e costrutto. Per Sassuolo e Livorno ci sarà invece da sudar parecchie camicie. Ma questo lo si sapeva già.

L’impressione è che la A ’13-’14 sia suddivisa e spaccata in due enormi blocchi. Da una parte ciò che rimane delle sette sorelle, con la probabile aggiunta di Udinese, Parma e Cagliari, e dall’altra l’enorme melassa ammucchiata per non cadere nell’inferno della cadetteria. Anche se, è duopo dirlo e ribadirlo, con un campionato a 20 e appena tre misere retrocessioni, per alcune la golosità di “venderle” potrebbe già arrivare poco dopo il giro di boa.

Tant’è, e anche se deficitario di qualità e assai distante da Premier, Liga e pure Bundes, la buona vecchia A rimane sempre e comunque il torneo più duro, tattico e difficile del pianeta. E ce lo teniamo così, con le nostre alte tassazioni e senza quei mister 100 milioni che di professsione non fan nemmeno i bomber.

 

Mlònvoti al mercato estivo e alle rose 2013-2014

Atalanta (mercato 6, rosa 6+) — Due vecchietti affidabili (Migliaccio e Yepes) per altri due vecchi a fine corsa  (Biondini-Budan). Virgola, e punto.
Bologna (5, 6) — Gila e Gabbiadini lasciati senza lottare, Taider svenduto, Guarente e Pasquato persi per sempre. Cech, Laxalt e Cristaldo per ora sono solo figurine. Se saltelli, segna solo Moscardelli.
Cagliari (7, 6.5) —  Trattenere Astori, Nainggolan e compagnia cantanti è l’impresa del mercato. Magari andranno a gennaio, ma fino al panettone si potrà ancora suonare rock a 4 mori. Bottega Cellino.
Catania (5.5, 6.5) — E per fortuna che alla fine Barrientos è rimasto. Lodi, Gomez e Biagianti sono mezza intelaiatura svanita, e con Tachtsidis e Guarente sembra che si punti più alla sostanza. Giocattolo rotto?
Chievo (6, 6) — Tante operazioni, ma alla fine rimane il solito Chievo, con Paloschi recuperato e Pellissier a far il dodicesimo. Garanzia Sartori-Sannino.
Fiorentina (7.5, 7+) — Gomez non è poca cosa, ma neppure Joaquin, Ilicic e il liquidato Ambrosini. Con un Cuadrado alla Garrincha è giusto sognare, ma sul portiere era doveroso far di più. Da Champions.
Genoa (5, 5.5) — Solito rimescolo dare-avere in doppia cifra. Perin già scricchiola, Lodi non basta, e il Gila era addirittura seconda scelta. La piazza non aiuta, e Liverani sembra non avere la caraturA. Baratro vicino.
Inter (7, 7-) — Il top è Mazzarri. Con Icardi, Belfodil e Taider giovani e affamati. Rolando e Wallace posson far bene, e se va via Babbo Moratti si può davvero sognare. Profilo Walter.
Juve (8-, 8) — Il meno per un esterno offensivo che non arriva. Ma magari già a gennaio c’è Radja. Carlitos è il top perfetto per il mix di Conte. Matri sacrificio che ci sta, ma Llorente rischia seriamente la virgola. Fuerte Apache.
Lazio (6+, 6.5) — Incompiuta di mercato, come da due anni a questa parte. Con Yilmaz c’era il salto, senza si è ancorati al solito Miro, 35 primavere e qualche vena varicosa. Aquila vecchia non fa buon brodo.
 Livorno (5.5, 5) — Emeghara e Biagianti contengono i danni in extremis. Ma l’ottimo Nicola avrà da fare parecchi shampi se vorrà salvare il patròn Spinelli. Impermeabile giallo? No grazie.
Milan (6, 7-) — Cessione del Boa non fa una grinza, l’arrivo di Matri ci sta, quello di Kakà un po’ meno. Astori serviva molto di più. Difesa scarna e scarsa, attacco stellare e arci-abbondante. Allegri, ma non troppo.
Napoli (8, 7.5) — Un gioiello per reparto, sotto la regia maestra di “Ollio” Benitez. Con Skrtel la Juve sarebbe stata a un passo, ma anche così si godrà parecchio. Scudetto? Si può dire.
Parma (6+, 6.5) — Gargano e Obi più utili di Cassano, che oggi non vale mezzo Belfodil. Biabiany il vero acquisto. Ghirardi si aspetta l’Europa, Donadoni farà bene a salvarsi entro marzo. Voli ducali pindarici.
Roma (6.5, 7-) — Mercato di impossibile valutazione. Siamo ottimisti: Ljajic-Strootman meglio di Osvaldo-Lamela. E Benatia dietro con Borriello che rimane ne fanno una rosa qualitativa in ogniddove. E’ una Roma che stuzzica. Garcia personaggio dell’anno?
Samp (6.5, 6.5) — Gabbiadini gran colpo. Regini, Salomon e Petagna confermano la linea verdissima di Delio. Con amalgama e quadra, saranno blucherchiati amari per tutti. Colonna di sinistra cercasi.
Sassuolo (6, 5+) — Grande rush, con Schelotto, Marrone, Floro Flores e Pegolo (per Rosati). L’inzio è stato shock, ma se Eusebio troverà il cerchio, Zazza & co. potranno giocarsela fino in fondo. Incognita Giglio.
Toro (6+, 6+) — Bianchi e Ogbonna rilevati da Immobile, El Kaddouri, Bovo e Moretti. E anche Larrondo farà bene. Bicchiere mezzo pieno. L’accoppiata Cerci-Ventura si salverà bene. Ma non parlate di parte sinistra.
Udinese (6, 6.5) — Solo un big partito, ed è già una notizia. Il vero acquisto è un Muriel nuovo di pacca, oltre ad un telaio che continuerà a far bene. In attesa del nuovo Friuli, sarà anno di transizione. Totò quarto ventello?
Verona (6.5, 6.5) — Bel mercato. La banda Mardorlini può essere la reale sorpresa stagionale. Oltre ai vecchietti mai scaduti (Donati e Toni) è arrivata gente di vera qualità: Jankovic, Romulo, e quel ventenne argentino Iturbe su cui vorremmo scommettere. Matricola dell’anno.
 
I NOSTRI PERSONALISSIMI PRONOSTICI: Scudetto: Napoli. Champions: Juve. Preliminari: Fiorentina. Europa League: Inter, Roma, Milan. In B: Livorno, Catania, Genoa. 
 
 

IL TABELLONE DEL MERCATO (by Gazzetta)

 

 

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