E’ già stata battezzata come la “giaguara” renziana. Fedelissima del Sindaco, organizzatrice principe di Lepolda 2013, la grintosa schiacquetta 32nne è salita alla ribalta del grande pubblico ieri sera a Piazzapulita, battagliando con la Pitonessa Santanchè e col D’Agostino de nò altri.
La bionda peperina Miss Parlamento, accanita sostenitrice delle primarie ma alla sua prima legislatura da nominata, è apparsa sì ben preparata sul compitino impartito dal mentore, ma troppo scolastica e libresco-protocollare da ricordare a sprazzi qualche Pomicino della prima (mai rimpianta) Repubblica. Oltre alla pelle, nel futuro assai prossimo servirà pure armarsi degli artigli e della personalità, del giaguaro. Buttando zainetto e taccuino, e cercando di suscitare emozioni quanto meno prossime a quelle che accende esteticamente. E in attesa del giudizio critico e irremovibile sul suo prossimo varco mediatico, per adesso accontentiamoci di smacchiarla dalla testa ai tacchi. Rigorosamente maculati.
Maria Elena della Camera
La fedelissima
Le scarpe del giaguaro
ti vedo spesso in televisione. Secondo me oggi vince colui che sa fare dei discorsi chiari e costruttivi anche se poi non si realizzano per diversi motivi nella pratica. per esmpio un messaggio che oggi potrebbe andare molto in voga per uscire dall’attuale dialettica politica sterile e bloccata è questa: parliamo di evasione fiscale. è chiaro che criminalizzare gli evasori non porta a nessun risultato, perchè, spesso si dice che uno evade per sopravvivere. L’evasore ha fondato, ha progettato il suo futuro industriale non pagando le tasse. se ad un certo punto gli di di pagarle gli crei un problema di sopravvivenza. allora bisognerà dire che se tutti pagassero le tasse si potrebbero abbassare.
ma che è una supercazzola?!