La sintesi-analisi ottimale riguardo all’ennesima “carvevalata” boldrina camuffata e giustificata con la solita ridicola patologia anti-femminista ce la fornisce Dagospia: Un conto è imbucarsi nel viaggio ufficiale di Letta, per “esserci” e twittare emozionata un paio di foto dallo stadio. Un altro è portarsi dietro anche il portavoce, il responsabile della comunicazione, la consigliera per le relazioni internazionali, la scorta e pure il “first boyfriend” a spese di palazzo Chigi…

Certo, ovvio, e tremendamente logico. Anche perchè, Signora Boldrina viaggiatrice:

Punto primo: non vi era alcun obbligo ne’ morale ne’ istituzionale di trascinarsi con se’ a Johannesburg questo popò di staff faraonico, corredato pure dalla presenza del fidanzato. Anche perchè, cara Presidenta, ai funerali di Mandela, Lei non era manco invitata.
Punto secondo: tutta la sua squadra al seguito di Madiba era ospite del Presidente del Consiglio dei Ministri (lo scrive lei). Ok, il conto non lo ha pagato Montecitorio, bensì Palazzo Chigi. Cioè noi. Perciò, non dica balle e non ci pigli per i fondelli con questi miserabili mezzucci protocollari.
Punto terzo: in questa epoca di assoluta crisi economica, dove le Istituzioni dovrebbero tentare di dare il buon esempio, e dove  proprio Lei – esimia Presidenta – si è fatta megafono dell’abbattimento della spesa parlamentare, portarsi dietro fin in Sudafrica, a nostro conio, un’intera truppa di collaboratori oltre che al fidanzatino, risulta beffardo, strafottente e contraddittorio al tempo stesso.
– Punto quarto: che cavolo c’entra l’arretratezza sessista dell’opinione pubblica e – non troppo indirettamente – dell’intero popolo italico? Qui non si sta facendo una questione tra uomini e donne, ma solo riflettendo sull’opportunità di metterci sul groppone il proprio boyfriend. Non è un tema sessista, come lo vorrebbe furbescamente e snobbisticamente liquidare. E’ un tema politico. E anche morale. Cara Presidenta.
– Punto ultimo: non è sempre e comunque dovuto ed obbligatorio rispondere o dire la propria ogni giorno, su ogni tema e su qualsiasi tipologia di social terrestre vivente. A volte, e nel suo caso molto spesso, è molto meglio tacere. E riflettere sulle cazzate commesse.

 

 

 

 

 

 

WhatsApp chat