Sette milioni per tre anni a 31 suonati. Con l’avvallo e la spinta della famiglia. E la speranza immutata di partecipare al mundial brasileiro. Che avrebbe dovuto fare il buon Diamanti? Rimanere in una pseudo società di cioccolatai che abbandonano un acquisto all’aeroporto e che vendono la loro stella a mercato finito per incassare 9 di fresca e (scientemente) non reinvestirli? Maddai. Alino ha fatto il suo, da professionista. Altri hanno fatto le pere cotte. Come da tre anni ed oltre a questa parte. Ed il vero Schettino, che lascia la nave rossoblù in balia di una B praticamente certa ed acclarata, è il nostro Albanone Guaraldi. Improbabile presidente. Ed impareggiabile gaffeur.

PS –> se nelle casse del Bologna arriveranno all’incirca 15 milioni (9 per la cessione, 6 per il risparmio del cartellino da qui alla scadenza), una alquanto probabile retrocessione ne costerebbe almeno 30. Tanto per precisare. Tanto per mettere i dettagli sull’affare guaraldiano. Targato Ibson.

«Scelta di vita, grazie Bologna»

Il blitz degli Ultrà e la difesa di Guaraldi

“Si è parlato troppo e a cazzo”

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