BERTOLDI E CACASENNO
Alessandro Bertoldi è l’enfant prodige del nuovo Pdl 2.0. Diciannove anni, allattato e seguito come un’ombra dall’amazzone Michaela Biancofiore che ne è tata-spirituale e madrina-putativa (e che gli ha pure appioppato sua sorella come tutor anti-gaffe, ndr) il baby-rampollo della Berlusconi generescion è freschissimo di nomina a coordinatore provinciale dell’Alto Adige. Ma il pulcino prodigio biancofiorizzato, più che per le sue performance delle libertà, in questi giorni ha fatto scalpore soprattutto per una serie di castronerie gaffate. Prima dando dei “barbari ed inferiori” ai vicini crucchi, giocandosi le ultime elezioni provinciali. Poi sfidando Saviano, chiedendo pubblicamente che gli venisse levata la scorta. E per finire la coccarda più importante, quella da andarne fieri a (doppio)petto in fuori: l’arruolamento, il coordinamento e la promozione a “colonnello” dell’oramai mitico e fantasmagorico Esercito di Silvio, di cui ne è ufficialmente il numero 2.
Prima di vederlo allora al comando del 1° battaglione “Cerone” di Harcore, e nell’imminenza di celebrar le sue gaudenti e trionfali gesta in quel della Maturità 013, per ora – cari soldati delle Libertà – accontentiamoci sprezzanti del suo glorioso e combattivo (eh, come no…) intervento radiofonico a La Zanzara di Cruciani e Parenzo. Ascoltare per credere.
Alessandro Bertoldi a La Zanzara