Covid-19, tutto il peggio minuto per minuto

 

Il Covid-19 o più comunemente Coronavirus, o “vairus” secondo le accezioni governative, sta inesorabilmente e quotidianamente bloccando la vita di ogni essere umano del globo, terrapiattisti inclusi.

Il suo contagio e propagazione sono cinesi, ma la debordazione è tutta italica e lombarda, che anche oggi, primo giorno primaverile, consolida con allungo il primato dei morti mondiale (4.825 cadaveri, con o per Corona), con la quota record assoluta di decessi giornalieri nel Belpaese di 793 unità, 546 nel solo lazzaretto Lombardia, a cui aggiungiamo il numero di positivi che schizza oltre quota 50 mila.

Davanti a questi numeri apocalittici, il popolo italico da oltre dieci giorni si sta stringendo faticosamente e stoicamente nella coorte del divano di casa, all’interno di una quarantena ed un isolamento che pare non aver fine, seppur la dead-line del famigerato e salvifico “libera tutti” sia fissata al 3 di aprile.

Così, davanti ad una prossima serrata di tutto e tutti, col fantomatico esercito (tardivamente)alle porte, mezz’Italia continua a farsi allegramente gli affaracci suoi per strade, sobborghi e mercati rional popolari, incurante di consigli, raccomandazioni e divieti blando discrezionali che mutano ogniddì (ndr, a momenti è atteso l’n intervento del premier de nò altri con l’n ordinanza sull’n territorio rosso da attenzionare, che ovviamente non sarà mai complessivo e totalizzante).

Ed è in questi momenti, nelle emergenze più totali, dove l’italiano mostra sempre il meglio di se’, nonostante una classe governativa tra il dilettante e lo sbaraglio da corrida. Resilienza, lavoro, patriottismo, generosità, unione di intenti; ma anche beneficenza, fratellanza e caparbietà quotidiana. Per uscirne tutti, puliti e negativi, il prima possibile.

Ma l’italiano è anche genio, fantasia e sregolatezza; e furbizia da fancazzismo più latente. Che in tali manifestazioni epidemiche si trasforma, ahinoi, in furbetto da coronavirus, eludendo in cavalleria divieti e normative, cercando col lanternino ogni cavillo da ordinanza che possa farlo sentir libero, anarchico e sopra ogni ragionevole dubbio di Legge.

Così, tra snervanti e catatonici appelli casalinghi a radio, tivvù e feisbuc, canzoni e strimpelli da balcone ed improbabili squinternati flash-mob condominiali, la meraviglia del Peggio all’italiana si scatena oltre ogni limite inimmaginabile e patto di stabilità, trasformando la stufosa retorica del #RestateAcasa nei mirabolanti e poco edificanti #CoglioniVirus, #HouseOfCorona e #ModelloItalia

Buona visualizzazione da Covid-Italy (e non solo).

<<NB >> gallerie in costante aggiornamento, visto l’enorme materiale fornito dalla popolazione coronavirica ognissanto giorno

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