Scusate il ritardo, stavo festeggiando l’incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi e mi sono un attimo smarrito…

Sotto alla Mistery Box troviamo C’è Posta per Te di Maria De Filippi, con i concorrenti costretti in lacrime a leggere lettere strazianti, da parte di parenti e paperine orgogliosi di loro (anche se nessuno ha effettivamente ancora visto il programma al momento della scrittura). Sta trashata, nata da sentimenti veri e persone vere la lascerei volentieri a Pomeriggio 5. Ogni concorrente scambia la sua ricetta migliore, consigliata dal famigliare e scritta nel
retro della lettera, con un altro. E qui partono le solite macchinazioni insensate di Almo fine stratega della beneamata Arma degli ex Carabinieri.

Le tre migliori della prova sono Beatrice, Rachida ed Eleonora. Quest’ultima dichiara con estrema serenità che se potesse, accoltellerebbe le altre due.  A vincere è la redenta Beatrice, che segue i giudici in dispensa per scoprire il suo vantaggio. Lì incontra lo chef ospite della puntata, Philippe Leveillé, chef del Miramonti e gran maestro della scuola del Burro. Come piatto dell’Invention Test la scelta è tra: cappuccino di rane, crema di piselli, schiuma di zenzero e lemongrass; tartare di ostriche e capesante con zuppetta di ostriche e insalata di erbe e crescioni in foglia di ostrica; lumache di vigna, basilico e chorizo. Viene Scelto il Cappuccino di Rane (la colazione dei campioni), i concorrenti devono interpretare gli ingredienti utilizzati (rane ed una tonnellata di burro)  in questa ricetta di ispirazione francese.

Come un fulmine a ciel sereno esce Emma  che aveva fatto le fettuccine con crema al burro, porcini e rane. Commettendo l’errore madornale di non usare un bidone di burro e lasciare le ossa nelle rane.  Neanche il tempo di rimpiangere il cappello da cuoco con fiocco e parrucca, versione attualizzata del mitico cappellino alla Gullit, che ci troviamo nella pittoresca cittadina di Comacchio capitale dell’Anguilla. Le due squadre sono capitanate da Michele e Rachida, e dovranno sfidarsi sulla distanza di un risotto alla comacchiese, anguilla alla griglia con polenta e anguilla allo spiedo con insalata di radicchio.

Ogni capitano deve scegliere il proprio team, Beatrice non viene scelta da nessuno per motivi morali e va al duello finale. Esilaranti gag con Rachida e Michele che prendono a “manoni” le anguille per le propria squadra. Gli scrocconi delle valli del delta del Po, accorsi sino lì, decretano vincitori la squadra blu. Rachida piange e si va al pressure test. Si sfidano Salvatore, Rachida, Eleonora ed Almo. Dovranno preparare un Linguino di vitello accompagnato da salse per bolliti. Rachida è la peggiore, la sua salsa al rafano sa di detersivo per Chef Barbieri. Io pensavo, stavolta esce per forza sa solo fare del pollo e dei taijine…… Preciso. Duello a base di pollo, cucinato alla diavola, fritto ed alla valtellinese. Beatrice commette un paio di erroroni e Rachida si salva in scioltezza. Eleonora ci regala l’ultimo rigurgito di fiele contro l’eliminata e tutto finisce in gloria. Lungi da me pensare al complotto, ormai la carta del pollo l’hanno usata, non andranno mica fino in Marocco per salvare il personaggio che fa più audience….

Mistery Box del tipo matrioska ed è subito gioia e risate nella cucina di Masterchef Italia 3, nell’ultima scatolina trovano del preziosissimo zafferano. La spezia più costosa in circolazione nei nostri supermercati e per questo sempre accanto alle casse assieme alle lamette Gilette. Puo’ costare sino a 10.000 dollari al kilo.  Si ottiene dagli stigmi del fiore del Crocus sativus, ed è per la maggior parte coltivato in India ed Iran. I concorrenti dovranno presentare una loro creazione con protagonista la preziosa spezia. Vince con Standing Ovation, Federico che avrà un grosso vantaggio nell’invention test, essendo una prova a coppie può scegliere le accoppiate che cucineranno. Il piatto con cui i concorrenti si dovranno cimentare è una ricetta demodé bolognese, Lo Scrigno  di Venere, pasta Brisè ripiena di Tortellini con Besciamella e Ragù.

Le coppie scelte dal bicurioso vincitore sono lui ed Eleonora, Michele/ Alberto, Salvatore98/Almo e dato l’odio malcelato con Enrica come ripicca la sbatte a cucinare con Rachida. La preparazione procede a staffetta per le squadre, il momento critico è quando lo scrigno deve essere girato e messo nel piatto. La concorrente magrebina che fino a quel punto si è comportata benissimo, rivolta il piatto in maniera brusca e rompe lo scrigno. Il duo Michele ed Alberto fa peggio dimenticandosi di mettere acqua nell’impasto presentano uno scrigno deforme ai giudici che li mandano entrambe direttamente al pressure test finale. Vince la squadra 100% meridionale forma da Almo e Salvatore, saranno loro i capisquadra nella esterna.

Si vola stranamente a Marrakech, alla corte del Console onorario italiano: Sig. Karim BENFALLAH. Che bella vita fanno i consoli, cene su cene su cene su cene a sbafo. La prova si svolge sul terrazzo del Riad Andalla, splendido hotel con vista mozzafiato sulla piazza principale, la mitica Jemaa El Fna. Le 2 squadre sono composte da Almo, Federico ed Enrica, contro Salvatore98, Eleonora e la beniamina di casa Rachida. Dovranno preparare Insalata Zaalouk, Pastilla ripiena di piccione e Taijine di carne.

Le squadre si lanciano nel mercato della piazza per comprare gli ingredienti, Rachida e Federico parlano francese e conducono le trattative per comprare gli ingredienti, come da usanza in Africa. Durante la preparazione la squadra di Almo procede con compiti ben precisi, invece la squadra di Salvatore procede con solo Rachida che fa tutto da sola essendo esperta delle ricette e dei sapori da preparare, gli altri stizziti a godersi il tramonto in cima alla terrazza. Gli scrocconi accorsi alla corte del Console, dopo un abbondante pasto votano e decretano vincitori la squadra di Salvatore perché hanno rispecchiato di più la tradizione marocchina. Vabbè grazie al….

Prima del pressure c’è il duello tra il Cannibale e Nonno Alberto, si dovranno sfidare con un Filetto al Pepe Verde cotto con il metodo Flambè. Alberto utilizza il metodo classico di schiacciare i grani di pepe ma sbaglia la cottura, il Cannibale azzecca la cottura ma sbaglia la ricetta interpretandola secondo il suo gusto personale. I giudici sono inflessibili ed eliminano il Cannibale,  piccola polemica finale, ma si risolve tutto con una bella sviolinata di Joe.

I ricci di mare sono l’oggetto della prova del Pressure Test Finale, si sfidano a suon di spaghetti ai ricci di mare, 4 teste di serie per la vittoria finale. Non essendo esperto di ricci e non avendoli mai puliti Alberto decide di dargliela allegramente su, cucinicchia qualcosa ma pulendo solo due ricci in 45 minuti . I giudici non assaggiano gli altri piatti e decidono di eliminare direttamente Alberto, sicuramente stanco dopo i tanti pressure affrontati. Lo rimandano dalla sue paperine, ci lascia con un ultimo delirio su un plagio a forma di ancora.

Dispiace perché è un vitellone come non ce ne sono più, simpatico ed originale. Si conclude la diciottesima puntata  con una bella spaghettata in allegria tra tutti i concorrenti in stile Miseria e Nobiltà di Totò.  Non ci resta che aspettare giovedì sera, sintonizzati su Sky1 in barba a Sanremo.

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