Alla base di tutto la dichiarazione fatta alla stampa qualche giorno fa (20 luglio) in cui Bagni afferma di avere già 6 giocatori pronti ad essere contrattualizzati, ma che mancherebbero i soldi. Dichiarazioni che mandano su tutte le furie il Presidente della cordata Albanone Guaraldi, che lo vede come una delegittimazione di un elemento della società che rappresenta comunque (parole di Albano) un dipendente.
Certo che Bagni quelle 4 parole se le poteva risparmiare, obiettivamente. Su questo alcuna ombra di dubbio. Anche perchè è come mostrare le carte ai tuoi avversari, facendogli capire che stai bluffando miseramente. Ma, sta di fatto che, nella conferenza stampa di presentazione dell’allenatore rossoblù Bisoli (17 luglio, 3 giorni prima!) proprio il presidentone Guaraldi aveva parlato di “situazione poco rosea” e di “buco da 23 mln di euro”.
Quindi, appurato che il Bagni l’ha fatta bella fuori dal vaso, è però lo stesso presidente del Bologna che nei fatti apre la pista a tali “infamanti” dichiarazioni. E allora che fate, Guaraldi-Setti, cacciate il vostro pupillo, scelto 50 giorni prima con euforia ed enfasi, sbugiardando le vostre scelte, dopo aver Voi stessi parlato di “crisi” e di “bolletta”? Bah. Qui c’è una bella puzza di bruciato.
IL PEZZO DEL CARLINO
E poi, Guraldi-Setti, dopo aver troncato Pedrelli al primo errore in carriera (seppur madornale) e cacciato Bagni alla prima intervista “polemica”, pensate ora di depennare qualsiasi altro dipendente si esprima critico verso la stalinian cordata? A noi pare una decisione assurda, primo per la caratura di Salvatore Bagni, grande scopritore di talenti di tutto il mondo ed ottima “volpe” di mercato (vedi il giovane prospetto francese classe ’92, appena ingaggiato), secondo perchè alla piazza pare (come è) una boiata pazzesca, e il Bologna FC ha bisogno di almeno un anno di completa serenità societaria.
E’ un vero e proprio peccato perdere già due preziosi elementi della linea societaria che era stata fissata in calce appena due mesi fa, ed è un peccato farlo per mero orgoglio personalistico, perchè è questa la motivazione reale e la molla scatenante, dottor Guaraldi.