Mentre il fido Bocchino e quello che ne è rimasto dei tre-quattro reduci “flini” o “fillini” (o come caz’ si chiamano) sono intenti a raggranellare qualche decimo di punto percentuale di consenso in quel di Mirabello City, dove zompano allegramente i sindaci Tosi, Alemanno e pure Pisapia, ecco che il Nostro Gianfrà si esibisce nella sua più astuta pratica marina: il trafugamento di stelle marine e molluschi, oltre all’immersione e pesca con bombole.
Pratica, quest’ultima, vietatissima nel tratto in cui si è addentrato furbescamente il roboante Presidente di Camera e Fli (che assieme non fanno più di 7-8 commensali…). Beccato, e pure recidivo.
Ora il timoniere della prima vera scissione anti-Cav ci spieghi e ci ragguagli davanti al Parlamento sovrano, e ci dica finalmente una volta per tutte se la casa di Montecarlo era del Tulliani. Oppure di Giorgio Pasotti.
Vergogna!