In attesa che il Proffe informi il Belpaese sulle misure reali e concrete che la sua banda di tecnici intende mettere in opera (e ci auguriamo lo faccia prima nell’Emiciclo che sullo scranno di Bruno Vespa), la redazione dei professionisti di Opinioni senza Etichetta ha redatto la sua personalissima manovra salva crisi. Quella giusta, quella necessaria, quella senza equità.

 
PUNTO PRIMO (pensioni)
– Eliminazione pensioni d’anzianità.
– Introduzione di una sola ed unica soluzione di età pensionabile, dal 2012. Uomini a 67 anni, donne a 65, con scatto ulteriore dal 2017: uomini a 68, donne a 67.
PUNTO SECONDO (patrimoniale)
– Introduzione sovra tassa del 3% sui redditi complessivi (da lavoro, bancario, rendite) che vanno da 500.000 a 1.000.000 di euro.
– Introduzione sovra tassa del 5% sui redditi complessivi (da lavoro, bancario, rendite) che superano il 1.000.000 di euro.
PUNTO TERZO (tagli allo Stato)
– Eliminazione di tutte le province. Redistribuzione dei dipendenti provinciali in altri comparti statali (scuola, protezione civile, ecc.). Il risparmio di cassa sarà investito sulla costruzione di nuove carceri.
– Eliminazione delle regioni con popolazione inferiore al 1.500.000 abitanti, ed annessione ad altre regioni limitrofe.
– Eliminazione dei comuni con meno di 3.000 abitanti, ed annessioni di questi ad altri limitrofi.
– Vendita del patrimonio dello Stato ad enti privati italiani o stranieri.
PUNTO QUARTO (sviluppo e privatizzazioni)
– Liberalizzazione di tutti gli ordini professionali (notai ed avvocati inclusi).
– Possibilità per gli esercizi commerciali di restare aperti sino alle 24,00, e sino alle 3,00 il sabato.
– Credito d’imposta e prestiti agevolati per la nascita di nuove imprese.
– Privatizzazione di luce-acqua e gas. Privatizzazione della Rai, con soppressione immediata del pagamento del canone.
– Privatizzazione Ferrovie dello Stato ed Alitalia. Le aziende semi-pubbliche che falliranno non verranno sovvenzionate dallo Stato, bensì messe regolarmente sul mercato italiano-internazionale.
PUNTO QUINTO (lavoro)
– Flessibilità assoluta del mercato di lavoro, con scaglioni ogni 5 anni che riducono man mano il livello flessibile e forniscono maggiori garanzie di “indeterminato”.
– Retribuzioni pubbliche e private commisurate a rendimento e risultati.
– Possibilità di licenziare oltre la giusta casa, per demeriti professionali o motivi riorganizzativi.
– Tetto minimo di retribuzione a stage di 800 euro.
PUNTO SESTO (ricerca e università)
– Eliminazione del numero chiuso per l’accesso alle facoltà universitarie.
– Eliminazione dei corsi di laurea con iscrizioni inferiori a 200 studenti.
– Legge anti-baroni: turnazione delle cattedre ogni 5 anni, con professioni che si dovranno alternare insegnamento e ricerca, e retribuzioni commisurate al merito ed ai risultati di ricerca.
– L’ultimo anno di ogni corso di laurea si deve svolgere con periodo di stage lavorativo interno ad aziende private, svolgendo progetto concreto ad integrare la tesi di laurea.
– Investimento del 10% della retta universitaria nella ricerca.
– Obbligo di contratto a progetto per i tirocinanti post-laurea, assunti dall’Università con primo stipendio netto a 1.000 euro, ed assunzione commisurata ai risultati di ricerca.
PUNTO SETTIMO (giustizia)
– Eliminazione del terzo grado di giustizia, la Cassazione.
– Reale e netta separazione delle carriere.
– Introduzione del limite massimo per i processi civili fissato in 3 anni.
PUNTO OTTAVO (tagli alla politica)
– Eliminazione di una delle due Camere, con conseguente dimezzamento dei parlamentari.
– Eliminazione di ogni beneficio parlamentare (auto blu, ristoranti, autostrade, cinema, voli, ecc.)
– Cancellazione del vitalizio parlamentare. Gli anni trascorsi in Parlamento concorreranno alla determinazione della pensione egualmente ad ogni altro lavoro, ovviamente commisurati alle differenti condizioni retributive.
– Eliminazione dei doppi o multipli incarichi. I politici debbono dimettersi da qualsiasi altro incarico pubblico o privato (presidente di Regione, avvocato, notaio, ecc.).
PUNTO NONO (grandi opere e digitalizzazione)
– I risparmi e la cassa ottenuta dai tagli pubblici e della politica devono essere investiti per la realizzazione delle grandi opere: ponte sullo Stretto, alta velocità, ferrovie, autostrade, Salerno-Reggio Calabria.
– Introduzione della fibra ottica su tutto il territorio nazionale.
– Digitalizzare e rendere on-line ogni strumento di pagamento: bollettini postali, banca, sanità.
– Realizzazione della carta d’identità digitale obbligatoria per tutti.
PUNTO DECIMO (criminalità , Sud ed evasione)
– Commissariamento di ogni comune o regione ad infiltrazione mafiosa, con militarizzazione e presenza dell’esercito.
– Confisca beni mafiosi trasformati in siti turistici, che verranno gestiti da privati con la supervisione dello Stato italiano.
– Vendita delle coste e del litorale, che saranno messe all’asta al miglior compratore, italiano od internazionale, son la supervisione dello Stato italiano, per incentivare l’attività turistica e balneare del Sud Italia, per quello che sarà il progetto “Florida Mezzogiorno”.
– Tracciabilità oltre i 500 euro di prelievo contante.
– Incentivi nei pagamenti di prestazioni professionali (dentisti, avvocati, notai, immobiliari, ecc.) con agevolazione nella detrazione fiscale (730, Unico, ecc.) del 10%.

 

In  fede,

Alessandro Mlòn

 

 

 

 

 

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