Eccoli qui, di nuovo, imperterriti e ignoranti come sempre. “Gli studenti in piazza!”. E sai che novità. Facevo l’asilo e loro erano lì. Passavo alle medie, e loro sempre lì. Ero alle superiori, e loro mi accerchiavano.
Poi l’università, il lavoro, e magari la pensione. E loro continueranno ad invadere ed a bloccare piazze e viabilità, distruggendo vetrine ed imbrattando banche ed altri “simboli capitalisti” con slogan presi a prestito dai writers di quartiere oppure letti su Topolino. E rompendo coglioni e anima alla stragrande maggioranza di popolazione normale che se ne va a guadagnare il maccherone come ognissanta mattina, ed è suo malgrado costretta a stare in coda come fosse ad agosto sulla SA-RC, perdendo minuti e mezze ore di lavoro che è pure costretto a pagare di tasca propria. Per non parlare poi dei disagi assurdi che devono patite negozianti ed esercenti, costretti per sino a chiudere bottega causa un manigoldo manipolo di piccoli delinquenti scimuniti. Che – diciamolo francamente e con schiettezza una volta dippiù – nulla sanno e capiscono del motivo della protesta e perchè mai stiano passeggiando e scorrazzando mascherati, con bandiere e stendardi, il cui significato è oscuro probabilmente anche all’autore stesso di quei mirabolanti quanto inconsistenti motti che capeggiano sugli striscioni che comandano suddette truppe appecorate.
Scontri a Milano tra polizia e studenti
Lo slogan di vacuità-2012 è la solita tiritera che ascoltavo addirittura quando era ministro suor Letizia Moratti. Ma anche col buon vecchio Berlinguer. E se ci penso bene, pure con quella ciellina libidinosa della Gelmini. “Rivogliamo la scuola pubblica!” E sti cazzi. Almeno aggiornatevi un pelino, altrimenti vi si becca subito. I soliti detti anticapitalisti, le solite maschere bianco-latte, il solito lenzuolo con l’effige insanguinata del primo ministro del momento. E quel cazzo di bandierone di Che Guevara che poi manco voi sapete il perchè.
Sassi contro le vetrate, fumogeni e petardi a distruggere portoni di abitazioni ed esercizi privati. Che dovremmo pagare noi, perchè dopo il danno – nel Bengodi – segue sempre la beffa. Mentre loro – figli di papà e fuori sede con la casa in omaggio adibita a party 24h – continuano a far danni e a lanciar sampietrini, tra uno spinello d’hashish e una Moretti da 66, tra una canna d’erba e una bottiglia di vino del discount. Tanto il vero scopo delle manifestazioni alla fine è questo, da sempre: cazzeggiare, e far casino in branco. Perchè se mi venite a raccontare che la lotta contro il capitalismo e le banche puo’ essere davvero considerato un ideale da perseguire al ventunesimo secolo in corso, beh allora sono io questa volta che alzo le braccia. E vi mando affanculo. A tutti.
troppo drastico, non tutti sono scemi o imbecilli come pensi te.C’è chi ci crede davvero, e lotta.
Giorgio
Lotta contro chi é per cosa, sentiamo? Per amore fiore e contro i cannoni?
A lavorare, barboni, a lavorare fannulloni! mirco b.
Mlòn meno inquadrato
Mlòn schiavo econtento di esserlo
Andate a lavorare! Barboni figli di papà!
Ciro.
A lavorare! Merde!
Logan
Manifestare…in italiano vuol dire…esporre le proprie opinioni o le opinioni di un gruppo. L utilità di una manifestazione é rendere pubblico un punto di vista…i modi..che siano marcia occupazione manifestazioni…servono per mostrare un problema pubblico…bè mi sembra che abbiano fatto questo…e almeno non girano le pistole come nel 68…
scusa fenomeno anomimo, mi puoi sintetizzare in due righe cosa propongono questi manifestanti della scuola? andrea
A coso, vorrei pure vedere che girassero le pistole, ma sei fuori di testa o cosa? Il fatto è che questi qui non fanno un cazzo e non hanno un’idea di ciò che fanno in giro per le piazze. Poi, se proprio la vuoi mettere sul piano legale, hanno “sforato” più volte il cordone che delimitava la loro area autorizzata, ergo gli è pure andata fatta bene che non sono stati arrestati.
Firmati, coniglio.
Lolli
Burattini al soldo di genitori, dottori, professori, rettori classe ’68. Credono ancora di poter cambiare il mondo mandando in piazza la loro carne da macello. Studenti lobotomizzati dall’insegnamento volutamente “contro”.
Che banalità. Forse vogliono solo provare a cambiare questa scuola che,così com’è, non puo’ andare. Lobotomizzati? Ma sai almeno che cazzo vuol dire?
Luciano