L’attentato di un cinquantenne iper-cosciente che si addestra per settimane in campagna, si arma di una 7,65 con matricola abrasata, pernotta in albergo la notte prima, e colpisce due carabinieri proprio nei due punti (collo e gambe) privi di protezione, deve essere derubricato solo e solamente come l’atto criminoso di un delinquente patentato. Senza se, senza ma, senza però.
Ma nel Belpaese questo sprazzo di assoluta e banalissima logicità da Stato civile non è purtroppo ammissibile. Perchè bisogna sempre trovare la vittima ed il suo carnefice. A tutti i costi, anche quando le questioni sono pressochè chiare e lapalissine. Come la presidenta Boldrini che condanna sì il gesto, chiedendo però di capire e comprendere le ragioni che ne stanno alla base. Che, traducendo, è un po’ come dire: “Sì certo condanno, ma pure giustifico chi ha perso il lavoro e vive in situazioni di fortissimo disagio”. E poi, scusate, capire e comprendere cosa?! Che un uomo divorziato che ha perso il lavoro si possa presentare davanti al palazzo della politica con l’intenzione di fare una carneficina? O che un finto folle abbia tutto il diritto di ammazzare solo perchè il Parlamento latita su crisi e disoccupazione? A voglia te allora quanti tentati omicidi ci dovrebbero essere con oltre un milione di senza lavoro italici. Tutti da capire e comprendere, ovviamente. Mai una volta che si possa condannare, con la giusta fermezza, e basta. E punto. E che non si voglia capire che la politica deve semplicemente intervenire. Cercando di risolverlo concretamente, il problema. Senza doverlo psicoanalizzare con assurde ed inutili riflessioni pseudo moralizzanti che servono solo per procrastinare. E a non fare mai un cazzo.
Poi ci sono i soliti fenomeni dello scarica barile politico. Che lo fanno esclusivamente per trovare carnefici più o meno reali nel calderone della parte avversa. Perchè la campagna elettorale non ha mai da finì. Ed ecco allora che i due più grandi, illustri e grotteschi esponenti della dietrologia retorica de nò altri scendono in campo a spada tratta. Uno è il sindaco dei tassinari, quel Retromanno che sbrocca a L’aria che tira addossando le proprie responsabilità al precendente Veltroni e che poi, sempre su la7 (a In Onda) ci vuol far credere che i pini di Roma sono disabituati alla neve. L’altro è quel riesumato del Gran Gaspàr che, ringalluzzito a mille dopo l’exploit Pdl e la venuta del governissimo, tuona sonante su Twitter a chiare lettere e mandanti. Alemanno e Gasparri sostengono ferocemente e propagandisticamente la tesi che l’attentato di ieri sia stato f0mentato, alimentato e – diciamolo pure – causato da quello stato di agitazione anti-partitica e pro-golpe del movimento 5 stelle da piazza. In pratica, che la mano del Preiti sia stata armata dalla continua e martellante pressione sfascista del signor Beppe Grillo. Così si trova il capro espiatorio politico. Così ci si mette dalla parte dei bottoni. Così si spara l’ennesima stronzata. Tanto, alle fregnacce dell’accoppiata ex missina, ce semo abituati.
Nossignori. Troppo facile scendere dal Cupolone (ancora in ciabatte) a distanza di mezzora dal fattaccio e sbraitare in mondovisione contro i grillini mettendo in correlazione due situazioni (le proteste del dopo-Napolitano e l’attentato davanti a Palazzo Chigi) che hanno tanti nessi quanti ve ne sono tra Berlusconi e la Boccassini. Se poi tutte le manifestazioni piazziste dovessero creare un assassino da Parlamento, beh allora ci troveremmo senza senatori e deputati da almeno mezzo secolo. Il gesto folle (questo sì, non lui), inconsulto ed isolato di un signore di mezza età è solo frutto di un gesto folle, inconsulto ed isolato di un signore di mezza età. E non può essere collegato a priori, solo perchè fa comodo, allo schieramento antagonista che fà più baccano e caciara. Perchè sarebbe un po’ come ripristinare il reato di stampo politico, giustificando ogni atto criminale con quell’assurda ed aberrante generalizzazione della protesta di massa. Così avremmo anarchia e caos, e magari anche Gasparri e Alemanno potranno tornare serenamente a lanciare fumogeni e molotov a Piazza Montecitorio. Assieme ai grillini.
piacevole lettura… in alcuni tratti retorico, polemico…. ma va bene così.