Sei mesi a raccontarci fregnacce assurde, utopiche, bigotte e arcitalebane sulla scostumatezza della succinta e svergognata donna italica che assume la forma squallida di mero e plasticoso oggetto inferiore quando calca il palcoscenico dei beceri e volgarissimi spot e programmi tivvù. E mò oggi adesso che scopriamo?!?!?!? Che Miss Suor Maestrina Presidenta e campionessa di coerenza e morigeratezza castigata al quadrato è stata – udite udite – assistente alla regia della trasmissione “Cocco”, condotta da Gabriella Carlucci (ora parlamentare de nò altri, ndr) tra l’ ’88 e l’ ’89 su Rai2, e che tra i suoi ospiti fissi vantava una batteria assai scosciata di ragazze seminude (le “Sfogliatelles”) che avevano il compito “etico e morale” di intrattenere il pubblico in studio. Dopo ovviamente aver danzato la sigla iniziale con tanto di “Cocco band“.

Roba da matti. Roba da Boldrini. Roba da dimissioni adesso, e subito. Ma pure anche stavolta, davanti ad un’imbarazzante ed incoerente evidenza, Laura “taleban” ha voluto giocare comunque la carta della negazione offensiva. Verso la nostra intelligenza. E difensiva ad oltranza. Di posizioni medievali che manco il Cardinal Tonini (pace all’anima sua). Così, ad uno Staffelli sempre più civettamente inguardabile, Maestra Boldrini risponde come solito piccata e snobaltezzosa, sgridando e riprendendo l’inviato del tapiro d’oro, reo di non aver rispettato protocolli e formalismi istituzionali. Sviando discorso, domanda e sederoni.

Boldrini: “Ho lavorato per 3 mesi come assistente alla produzione del programma”. Staffelli: “Però non trova che sia incoerente con quello che adesso professa da femminista combattente?” Boldrini: “Assolutamente no! Assolutamente no! Assolutamente no! Però mi auguro che lei a casa si comporti bene, meglio di quanto si sta comportando qui. Avevamo detto dopo. Vede che tutti gli altri colleghi si attengono al protocollo. Stia tranquillo, non c’è niente di incoerente”.

Che dire? Una colossale, presidenziale e scostumatissima figura de mmèerda. Che le vale, oltre al meritatissimo orpello di Striscia, e ancor prima dell’imminente morte del governicchio, una lettera di dimissioni senza manco passare dal via. Ora, adesso, subito. Giusto il tempo di scandire il motto “Non fare lo sciocco, guardati Cocco”.

 

 

 

 

WhatsApp chat