Non vi sono altri argomenti, opere e omissioni. Solo un’immensa ed indicibile vergogna. Inammissibile e disumana. Assai di più delle condizioni dei carcerati nostrani, che diventano la mendace ed arcipocrita cartina di tornasole governativa per camuffare anni e decenni del niente più nulla assoluto in materia. E adesso, perchè madre badessa Europa ce lo chiede coi forconi ardenti, ecco che il Governicchio delle larghe cazzate (non ultima quella del finanziamento postumo al 2017) risponde sull’attenti col più classico e sudditante degli Yes Sir de nò altri. Roba che manco Bondi, Dudù e Santanchè.
Più i 4.000 usciti, in totale 7.000
Il fatto unico ed inequivocabile è che un vero Stato, civile e di diritto, davanti al sovraffollamento e all’emergenza delle carceri (che già la direbbe tutta), si comporta da Stato serio ed evoluto. Facendo. Creando e costruendo nuove strutture, oppure ristrutturando quelle infinite dismesse ed abbandonate, per destinarle ad uso detentivo. Così fa uno Stato occidentale, che sa prendersi le sue responsabilità, e che difende i propri cittadini dalle violenze e dall’illegalità. E che non rimanda e proroga il problema a data da destinarsi, mascherando vergognose ed infinite non scelte con la balla dell’umanità, della tolleranza e della fratellanza. Quella di un mare di criminali che a breve invaderà le nostre città, le nostre strade, le nostre famiglie. Tremila volte vergogna.
IL TESTO
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