Emma Bonino in confronto a lui è una dilettante allo sbaraglio, gli esperti Radicali al suo cospetto sono principianti, e neppure Marcopolo Pannella avrebbe fatto tanto senza il determinante ausilio dello spino.

E’ lui, Gaetano Ferrieri. Chi? Ma si, il consulente finanziario veneziano che da oltre due mesi due si è messo in testa una pazza idea, quella di raccogliere 3 milioni di firme per proporre una riforma che prevede: primo, taglio ai privilegi ed al numero di parlamentari; secondo, abolizione del bicameralismo perfetto; terzo, ed ultimo, introduzione di una camera consultiva formata dalla società civile. Con questa mini-maxi-utopica riforma, secondo il Ferrieri si potrà finalmente abbattere la piaga annosissima e millenaria del debito pubblico italico. Mica bau bau micio micio.

Nulla da dire, semplice, diretto, fenomenale. Quello in cui non sono riuscite generazioni di classi dirigenti democristiane, socialiste e pidielline, dalla prima alla seconda repubblica, dalla P2 alla P4 (Pirelli), da Licio Gelli    alla struttura Delta, il Nostro lo va a risolvere in un batter di ciglia, in tre scarne ma esaurienti righe, in un nanosecondo politico, che però va avanti da sessantasei giorni suonati (e non mangiati). Tanto quanto dura il suo personalissimo sciopero della fame, ma non quello di acqua e proteine.

Lui sta li, li nel mezzo, davanti all’inerme palazzone di Montecitorio, che in questi giorni è peraltro chiuso per ferie (pure..), con il megafono che è l’unica cosa solida che può ingoiare, seppur parzialmente, ed una sportina-salvalavita colma di integratori miscelati che gli permettono di campare, di manifestare, di raccogliere questa montagna di firme che vorrebbe andare alla montagna, a consulto quindi col Presidente della Camera.

Altrochè la promessa barbina da un milione di posti di lavoro, roba da lattanti le poderose manifestazioni CGIL- Fiom, la vera impresa è questa: portare 3 volte Un milione di persone a firmare questa Sua proposta, per poi essere finalmente ricevuto dal Presidente Fini in Tulliani, per poterla presentare, discutere e, perchè no, approvare. Vota Ferrieri!

Roba da Iron-man, da scalatori alla Gaulle o Pantani, da maratoneti kenyoti allenati nella terra battuta e sbattuta, a non sentire la fatica ed a non lasciare mai che una goccia di sudore tocchi terra. Dall’inizio del suo combattimento sul ring del debito pubblico, il Ferrieri ha già perso 23 kg (l’ultimo bollettino dice 64, con colesterolo in ordine) e, davanti ai taccuini della stampa racconta del nonno che ad Auschwitz arrivò a pesarne 30, di chili, come per dire e farci capire: “questi sono bruscolini, ragazzi, poi oggi abbiamo gli integratori”.

Considerando 23 chili in poco più di due mesi, Gaetano nostro ha perso una media di 1 kg ogni tre giorni, dunque, per  arrivare alla soglia fatidica dei 30, a questa media da passista direi che gli restano ad occhio e croce tre mesi belli abbondanti. Giusto in tempo per il panettone, o per il Cine-Panettone.

E allora vai Gaetano, il record di Marcone Pannella non è poi così lontano (87 giorni, ndr), e la tua scalata al Milione, pardon ai 3 Milioni, non può e non deve arrestarsi proprio ora.

Imploriamo allora, a questo punto cruciale per l’arrivo finale sul Gran Premio della montagna di Montecitorio, sia la Gatorade che il suo fedele cugino povero Energade di sponsorizzare l’evento dell’estate 2011  (e forse anche autunno-inverno) e di dotare il Ferrieri di vagonate di integratori salini e non, come piacciono a lui, gusto pane ed acqua, in  modo che il nuovo e moderno Don Chisciotte dè nò altri possa arrivare vivo alla meta (o almeno alla metà, dei 3 milioni di firme).

Tieni botta Ferrieri, unica ed impareggiabile icona dell’Anti-Casta.
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