E’ con immenso piacere che vi propongo lo stralcio del “Ballarò” di ieri sera, in cui l’esimio dottor Dieguccio Della Valle del casato dei Tod’s, apostrofa come “ragazzo di bottega” l’onorevole Sandrino Bondi, solo perchè quest’ultimo si era permesso di contestare il Suo nobile manifesto anti-politica. Della serie, “Io non parlo con tutti, caro lustrascarpe, al massimo lo faccio col titolare (Silvio, ndr), povero pezzente”.
L’ennesima convincente dimostrazione (e Mlòn l’aveva detto) che il nostro “Windsor delle babbucce” non fa altro che parlare dall’aulico soglio pontificio che si è costruito con il suo “Manifesto del nulla assoluto” presentato in tiratura nazionale la scorsa settimana. Un piedistallo di arroganza e supponenza sopra il quale non vi è posto per il benchè minimo rispetto delle parole ed opinioni altrui. Perchè Lui è il nuovo Salvatore dei valori nazional-popolari e del moralismo oramai perduto. Perchè Lui non si potrà mai abbassare a dialogare con chi ritiene (fermamente) un becero ed insignificante servo del padrone. E a cui non dovrebbe essere neppure concesso il diritto di parola e di sguardo. Figuriamoci poi ad interloquire con Egli, sua santità industriale. Perchè Lui (Diego) è il Bene assoluto, mentre l’altro non è che un vile scudiero del Tiranno. E che si sappia per bene, nella coorte di Confindustria.
Questi, cari miei, sono i principi ed i valori di solidarietà sociale ed umana di cui parla il Dottor Mocassino, primo della classe nell’università della ciabatta oxfordiana, ultimo con distacco nella scuola elementare dell’educazione.
Ah, dimenticava un cosa, Ingegner Della Valle: le sue orecchie da asino. Altrimenti, che figure ci fa fare all’estero.
Non entro nel merito della tua battaglia personale contro il patròn Viola… però neanche io parlerei con un zavaglio come Bondi…
primo: non è una battaglia, tanto meno personale, solo un dipinto di questo fumoso ed altezzoso scarpaio. secondo: sono un garzone di bottega