Inimitabile Zuzzurro. Se ne va forse l’ultimo vero e puro comico dei meravigliosi Ottanta. Semplice e mai banale, esilarante mai volgare, mattatore senza strafare. Zuzzurro era così, se’ stesso, con quel bagaglio tecnico-umoristico del Derby, che è stata la gestazione e la storia tutta della prima irripetibile comicità italica.
Zuzzurro era uno dei pochissimi che faceva realmente e letteralmente scompisciare dalle risa. Da Non Stop di Mamma Rai al mitico ed inarrivabile Drive In di Ricci, Greggio e D’Angelo, dall’inedito Emilio al Tg delle vacanze, per finire con Sotto a chi tocca del canappione Pippo Franco. Sempre o quasi da commissario genuino ed irridente, con quella presenza scenica singolarissima ed istrionica, e quell’espressione un po’ così – tra l’attonito e lo scoglionato – di chi, ancor prima che aprisse bocca, c’aveva già lo sghignazzo in corpo. Grasso, salutare, e naturalissimo.
Ciao Zuzzurro. Impareggiabile, unico, d’altri tempi.
Il dolore del “gemello” Gaspare
“Non Stop” (1979) httpv://www.youtube.com/watch?v=GaC18GVLx8wParodia spot Galbusera (1982) httpv://www.youtube.com/watch?v=Ksws00JPrPE&
Rambo ride, se ne frega, e si ricuce httpv://www.youtube.com/watch?v=aKGMXQr5WhY
“Emilio” (1990) httpv://www.youtube.com/watch?v=G4leq4Ib-dw “Sotto a chi tocca” (1996) httpv://www.youtube.com/watch?v=Eji52HNe8RA